La vita è caratterizzata dal movimento tra lo scorrere perpetuo del tempo e il cambiamento degli eventi. Il movimento e la trasformazione si possono immaginare come il respiro dell’universo, esso è un ciclo infinito di espansione e contrazione, di evoluzione e involuzione. Essendo la vita, caratterizzata dal movimento, se per qualsiasi motivo c’è un arresto, si genera una disarmonia a tutti i livelli. Al posto della parola energia si può usare il termine cinese chi o qi, quello indiano prana, quello giapponese ki, si può anche chiamarla energia vitale, orgone, campo morfogenico, ognuno di questi termini si riferiscono a quel soffio vitale che spiegano l’inspiegabile. Non è importante la parola che si usa, quello che importa è il concetto. Fondamentalmente tutti questi termini sottintendono quindi lo stesso concetto di base, cioè il campo di energia invisibile che pervade e tiene insieme l’intero universo che ci mantiene vivi e sani e senza il quale non potrebbe esistere la vita. Ci sono due tipi di energie, quelle dense e quelle sottili. L’energie dense sono quelle conosciute anche dalla fisica, e cioè: energia termica, magnetica, elettrica e gravitazionale. L’energie sottili vitali, chiamate anche bioenergie o bioplasma, le quali sono connesse alle dense ma sono diverse da ogni altro tipo di energia conosciuta e per ora sfuggono a un esame con l’odierna tecnologia, ma sono identificabili soprattutto grazie ai loro effetti positivi o negativi sugli organismi viventi.
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Riepilogo articoli pubblicati
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